La fitodepurazione
La fitodepurazione è un sistema di depurazione naturale delle acque reflue domestiche, agricole e talvolta industriali che riproduce il principio di autodepurazione tipico degli ambienti acquatici e delle zone umide. Si tratta di un ecosistema umido in cui le varie componenti (piante, animali, microrganismi, terreno, radiazioni solari) contribuiscono alla rimozione degli agenti inquinanti.
Le piante, Phragmites australis, hanno il ruolo fondamentale di creare un habitat idoneo alla crescita della flora batterica che, quindi, è l’agente principale della depurazione biologica. La portata dell’impianto realizzato, in termini di mc/giorno di acque reflue trattate dal sistema di fitodepurazione, è pari a 100. Le acque immesse sono costituite da scarichi provenienti dal caseificio cooperativo, dalla sala di mungitura, dal ristorante agrituristico, dalla foresteria e dagli uffici. La superficie occupata dall’impianto è pari a 2.200 metri quadrati, per un totale di 10.000 piante: la percentuale di abbattimento del COD (Chemical Oxygen Demand), parametro del livello di inquinanti, è del 97% e tale risultato consente di avere, a fine ciclo di depurazione, acqua pulita e riutilizzabile per l’irrigazione.
L’impianto può servire utenti pari a 1.667 abitanti equivalenti.
I problemi che abbiamo dovuto affrontare
- Costi energetici per il trattamento e la depurazione delle acque reflue aziendali
- Costi di gestione e manutenzione dei sistemi di depurazione tradizionale
- Bassa capacità dei sistemi tradizionali di assorbire i picchi di C.O.D. (Chemical Oxigen Demand)
I VANTAGGI AZIENDALI ED AMBIENTALI
CHE ABBIAMO OTTENUTO
- Abbattimento dei costi di gestione e manutenzione
- Possibilità di riutilizzo delle acque in uscita per l’irrigazione dei terreni
- Creazione di ulteriore biomassa da utilizzare nella digestione anaerobica (BIOGAS)